venerdì, maggio 12, 2006

Milani e le famiglie: l’esperienza dell’AIAS

Alcuni passi della vita del Prof. Adriano Milani Comparetti hanno avuto, a mio avviso, una importanza fondamentale nella storia della riabilitazione e della cultura della disabilità a livello fiorentino, nazionale ed internazionale.

Si deve infatti ricordare che la sezione di Firenze della Associazione Italiana per l’Assistenza agli Spastici (AIAS) si è costituita nel Dicembre 1957, grazie soprattutto all’impegno del Prof. Adriano Milani Comparetti (primo Presidente della sezione): il Prof. Milani era allora Direttore dell’Istituto “Anna Torrigiani” della Croce Rossa Italiana di Firenze , dove svolgeva la sua attività di esperto della riabilitazione motoria.
Le risposte che l’Istituto dava non erano, a suo avviso, sufficienti a soddisfare le esigenze dei soggetti affetti da tetraparesi spastica e quindi egli reputò necessario istituire un’associazione che si prefiggesse lo scopo di gestire centri diurni dove, oltre alla riabilitazione, gli utenti potessero trovare anche risposte educative e ricreative. Nacque così la sezione AIAS di Firenze, con lo scopo principale di mettere in piedi il primo centro diurno che il Prof. Milani tanto caldeggiava.

Nei primi anni dopo la costituzione della sezione il Prof. Milani, nell’intento di raggiungere lo scopo finale, ebbe modo di collaborare sia con soggetti spastici che con le loro famiglie, riuscendo, talvolta con discussioni piuttosto animate, ad instillare in loro alcuni concetti fondamentali che vorrei brevemente ricordare:

• la consapevolezza che il servizio riabilitativo e educativo al disabile è un diritto e non una “benevola” concessione da parte delle Istituzioni Pubbliche;
• una nuova “cultura della riabilitazione”, fino ad allora sconosciuta, non più focalizzata sul solo intervento terapeutico ma articolata in tutti i suoi molteplici aspetti;
• la necessità del decentramento dei servizi riabilitativi sul territorio per avvicinarli all’utenza e evitare i difficoltosi spostamenti nei centri specializzati;
• la convinzione che un percorso riabilitativo completo debba necessariamente passare attraverso l’integrazione scolastica, educativa e sociale;
• l’esigenza di arginare l’istituzionalizzazione dei soggetti disabili creando centri residenziali assistiti (allora chiamati “casa famiglia”) distrubuiti sul territorio che permettano loro di mantenere i rapporti e le relazioni instaurate nella prima fase della vita nel proprio tessuto sociale.

Sono stati questi i principi ispiratori che hanno caratterizzato i quasi 50 anni di vita della sezione AIAS di Firenze e, seppur con notevoli reticenze, dell’Assemblea nazionale AIAS.

Un grosso sostegno alla costituzione del primo centro diurno fu dato dall’allora Sindaco di Firenze Giorgio La Pira, il quale, sulle ali dell’entusiasmo raccolto negli incontri che egli ebbe con le famiglie dei ragazzi disabili e con i tecnici dell’Istituto Torrigiani, si convinse della necessità di creare una struttura che permettesse ai ragazzi spastici di uscire dalle loro case, dove gravavano totalmente sulle famiglie.

Finalmente, nel 1964, venne realizzato il Centro Diurno “Gino Frontali” in Via dell’Erta Canina a Firenze, primo esempio nella città di struttura che univa ai servizi ambulatoriali e riabilitativi quelli educativi e ricreativi.
Fu in questi anni che ebbi il piacere di conoscere il Prof. Milani e fin dai primi incontri rimasi affascinato dagli ideali che egli portava avanti con tanto fervore e determinazione.

Sulla scia della creazione del primo centro di Via dell’Erta Canina altri vennero costituiti negli anni successivi, ognuno dei quali aveva caratteristiche particolari: il centro di Villa Betania per i soggetti con handicap molto grave e quello di Castello specializzato nella terapia occupazionale per adulti, dove venivano svolte attività di allevamento, giardinaggio e falegnameria. La sezione AIAS di Firenze si trovò a gestire direttamente in quel periodo un’ampia rete di servizi, arrivando ad impegnare, tra tecnici, ausiliari ed impiegati, più di 80 dipendenti e dando risposte, tra frequenze diurne o ambulatoriali, a più di 300 utenti. In questo periodo fu particolarmente importante il sostegno finanziario degli Enti Pubblici (Comune e Provincia di Firenze) che integrarono le insufficienti rette ministeriali di frequenza e contribuirono significativamente a coprire i costi di gestione delle strutture.

Ricordo come alcuni consiglieri dell’AIAS di Firenze che, sulla strada indicata dal Prof. Milani, hanno dato un contributo fondamentale alla realizzazione dei principi ispiratori precedentemente elencati sia a livello fiorentino che a livello nazionale. Primo tra tutti Bruno Mascherini, che ha avuto un importante ruolo nel far crescere le famiglie sia culturalmente che politicamente rispetto alle problematiche dei propri figli, ma come dimenticare il segno lasciato da Franca Vannozzi.
Grazie al contributo loro e di altri consiglieri la sezione AIAS di Firenze ha realizzato molti degli obbiettivi prefissati (in special modo la costituzione di una “casa famiglia” che ha dato eccellenti risultati, interventi per l’integrazione scolastica, il decentramento sul territorio dei servizi riabilitativi ed altro) lasciandone poi, dopo la fase sperimentale iniziale, la gestione alle Pubbliche Istituzioni. Purtroppo in alcuni casi quest’ultime non sono state in grado di mantenere i servizi istituiti, quale ad esempio la “casa famiglia” che in tempi recenti viene riproposta con il famoso “Dopo di noi”.

L’attuale Consiglio Direttivo della sezione AIAS di Firenze, che ho l’onore e l’onere di presiedere, non gestisce più i servizi in maniera diretta ma, sospinto dagli ideali del Prof. Milani, ha assunto, anche attraverso la propria partecipazione alla “Consulta Comunale degli invalidi ed handicappati” e al “Polo della Disabilità” fiorentino, compiti di collegamento fra esigenze dell’utenza e servizi forniti dall’Ente Pubblico, assicurando il controllo sulla continuità e sulla qualità dei servizi stessi.
In tale nuova veste esso ha raggiunto, grazie al prestigio maturato negli anni, il ruolo di guida fiorentina sui problemi della disabilità e si trova oggi a collaborare costantemente con l’Amministrazione Comunale e con le ASL, sia nell’organizzazione dei soggiorni estivi per soggetti disabili sia fornendo propri rappresentanti in molte delle commissioni di lavoro istituite per l’applicazione delle normative vigenti (Commissione Mista Conciliativa e Comitato di Partecipazione della ASL, Commissioni per i Parcheggi Personalizzati, per l’abbattimento delle Barriere Architettoniche, per l’utilizzo delle Nuove Tecnologie ed altre del Comune di Firenze).

Va riconosciuto al Prof. Adriano Milani Comparetti il ruolo di fondatore ed ispiratore di una nuova cultura sociale della disabilità che negli ultimi 50 anni si è radicata ed ha modificato profondamente il “comune senso del pudore” su queste problematiche, in primo luogo nei disabili stessi e nei loro famigliari.
Carlo Nesi (articolo pubblicato su Il nuovo anno 10 n°1)