giovedì, aprile 20, 2006

Un convegno internazionale su Adriano Milani Comparetti

Dedicheremo alcuni articoli a Adriano Milani Comparetti, del quale alcuni di noi sono stati amici e collaboratori, condividendone la generale impostazione e condotta di vita: rifiuto di ogni imposizione sia nella vita personale sia nella ricerca e nella professione, unito ad una totale fiducia nell’ascolto, nel lavoro di gruppo fra persone che perseguono gli stessi fini, con competenze analoghe o diverse. Il lavoro di gruppo o di équipe, quasi per niente attuato dai ricercatori all’inizio della carriera di Milani, fu da questi promosso e attuato nell’ambito delle indgaini che lui stesso conduceva, generalmente in associazione, appunto, con colleghi.
Milani ha spaziato sulla scena della neurologia pediatrica, italiana e mondiale non solo come una punta avanzata, di “eccellenza” tecnica, ma anche con l’afflato “politico”, che costituiva, al di fuori degli istituti scientifici ancora chiusi in se stessi, una caratteristia della Firenze dell’epoca: la politica come attività rivolta al progresso e al maggiore benessere di tutti, indipendentemente dalle convinzioni particolari, culturali o religiose o partitiche delle singole persone.
Questo alto senso della politica, questa civiltà del rispetto, imperavano già nella sua famiglia, dove un grande affetto e una piena solidarietà regnavano fra persone così distanti fra loro per le convinzioni filosofico-religiose, quali erano Adriano e il fratello Lorenzo, divenuto poi tanto famoso.
Il convegno dedicatogli – 20-23 Aprile 2006, a Firenze – tratta sia gli aspetti scientifici e tecnici dell’attività di Milani, dallo studio del movimeno e del comportamento del feto e del neonato, alla ricerca e alla riabiltazione riguardanti la paralisi cerebrale infantile, alla attività educativa, sia gli aspetti politici, nel senso prima ricordato. Nella ricerca di base, anche nell’area della medicina, l’imperativo può, forse, essere tutto racchiuso nel concetto di “libertà di ricerca”; in un’attività come quella svolta dal Milani – medico,di fronte a bambini sofferenti non solo fisicamente e alle loro famiglie – l’approccio “politico” assume il significato di una scelta di campo, per cui ci è apparsa opportuna la tematica di una delle prime relazioni: “La formazione civile e politica di Adriano Milani Comparetti”. E per ragioni analoghe ci è apparsa significativa una delle ultime relazioni, su “Milani: una testimonianza educativa”.
Di particolare importanza è l’attenzione allo sviluppo globale del bambino ricorrente in vari previsti interventi congressuali, secondo una impostazione generale che è propria anche de “Il Nuovo Manifesto per l’Infanzia e l’Adolescenza”..
I.N.