lunedì, maggio 22, 2006

Crescita del bambino in paesi diversi

La crescita dei bambini, come ognuno di noi sa, è estremamente variabile.
Alla variabilità individuale, che determina le differenze fra un bambino e un altro nell'ambito della medesima popolazione, si associa la variabilità fra
popolazioni. Quest'ultima, alla quale dedichiamo questo articolo, dipende da
fattori ambientali - i più importanti dei quali sono la nutrizione, le
malattie e lo stato socioeconomico - e da fattori genetici, che possono anche essere responsabili di una diversa sensibilità, individuale o di gruppo, ai
fattori ambientali. La variabilità fra popolazioni interessa in particolare
le dimensioni, il ritmo di crescita e le proporzioni corporee. La conoscenza
di alcune delle principali differenze fra popolazioni sta diventando
indispensabile, soprattutto per i pediatri e gli insegnanti, oggi che i
bambini immigrati da varie parti del mondo sono nel nostro paese in numero
crescente.

Peso alla nascita
II peso medio alla nascita è più elevato nelle popolazioni europee (kg 3,3 -
3,5 nei maschi, 3,0 - 3,4 nelle femmine), nord- e sud-americane, nei
pellerossa nord-americani, nelle popolazioni benestanti del Medio Oriente e
nella popolazione Maori della Nuova Zelanda, mentre gli Afro-americani
statunitensi, anche se appartengono a famiglie benestanti, alla nascita
hanno un peso e una lunghezza inferiore ai neonati di razza bianca. In India, Pakistan e Bangladesh e in generale nel Sud Est asiatico i bambini hanno un
peso alla nascita basso, molto spesso inferiore a 2500 g, legato di solito
alla struttura corporea materna (le donne asiatiche di norma hanno una bassa
statura e un indice di massa corporea <18,5), e alle condizioni socio-economiche svantaggiate che sono causa di malnutrizione e di un maggior numero di gravidanze in età adolescenziale (di per sé fattore di rischio per un basso peso alla nascita).

Velocità di crescita staturale e ponderale
In tutte le popolazioni i bambini dopo la nascita crescono molto rapidamente,
anche se meno velocemente che in utero: l’incremento ponderale rallenta
gradatamente fino all'età di 2 anni, quando inizia di nuovo ad aumentare; la
velocità di crescita staturale invece progressivamente rallenta fino
all'inizio della pubertà.
Le differenze di velocità di crescita ponderale e staturale tra popolazioni
durante il primo anno di vita sono considerevoli e, come il peso alla
nascita, sono condizionate da fattori ambientali e fattori genetici. Queste
velocità rallentano maggiormente nei paesi in via di sviluppo rispetto ai
paesi industrializzati. La medesima diversità può essere osservata anche
fra gruppi della stessa etnia ma in diversa condizione socio-economica, a
dimostrazione dell’importanza che ha lo status socioeconomico sulla crescita
post-natale; non a caso i bambini africani di famiglie benestanti hanno un
ritmo di crescita molto simile a quello dei bambini dei paesi industrializzati.
La crescita dei bambini asiatici e afro-americani sembra essere maggiormente
influenzata da fattori genetici. I bambini afro-americani, che di norma
nascono di peso inferiore rispetto ai bambini di razza bianca, hanno
successivamente una crescita che li porta ad essere più alti e ad avere un
peso maggiore dei pari età bianchi, mentre quelli asiatici, che non nascono
di basso peso, hanno dimensioni corporee simili a quelle dei pari età europei
solo nei primi mesi di vita. A 6 mesi di vita i bambini di Hongkong, Tokyo,
Bangkok appartenenti a famiglie benestanti hanno peso e lunghezza inferiori
ai pari età europei, espressione da una parte di una malnutrizione cronica
multigenerazionale e dall'altra della variabilità genetica. In Africa invece
i bambini mostrano, indipendentemente dalla classe sociale di appartenenza,
un tipico rallentamento della crescita nel periodo compreso tra 6 e 12 mesi.
Va ricordato che il peso corporeo è sicuramente il parametro più condizionato
dai fattori ambientali: il peso di bambini asiatici, ben nutriti, di età
superiore a 2 anni è inferiore di 1,0-1,5 deviazioni standard a quello dei
pari età statunitensi, mentre i bambini nippo-americani della California
hanno un peso medio superiore agli standard statunitensi. La statura invece
sembra avere limiti "invalicabili", l'altezza media dei giapponesi che sono
in California da due generazioni è inferiore agli standard statunitensi.

Pubertà
Fino ad oggi non è stata posta molta attenzione sulla crescita nel periodo
dell'adolescenza nelle popolazioni dei paesi in via di sviluppo, anche se gli
effetti negativi della malnutrizione e delle condizioni ambientali non
favorevoli non sembrano essere drammatici in questo periodo della vita. Anche
perchè gli adolescenti, in questi paesi, sono i sopravvissuti, ovvero
soggetti in grado di sopportare meglio le condizioni sfavorevoli. II
caratteristico spurt puberale (improvviso e notevole aumento di velocità) è
rilevabile in tutte le popolazioni, anche se in alcune di esse è poco
appariscente se non addirittura difficile da rilevare. Vi è un'ampia
variabilità individuale e tra popolazioni per età di comparsa, durata e
intensità dello spurt, anche se è sempre presente una correlazione negativa
tra età ed intensità. Negli afro-americani lo spurt puberale compare un anno
prima degli europei, nelle popolazioni asiatiche è in anticipo rispetto agli
europei, ma è ritardato rispetto agli afro-americani. La variabilità
interessa anche gruppi diversi della stessa popolazione: i soggetti che
vivono in condizioni sfavorevoli hanno uno spurt più tardivo ma più
intenso. L'età di comparsa del menarca è probabilmente il miglior indicatore
del timing della pubertà nelle femmine. A parità di condizioni ambientali
l'età media al menarca è 12,4 anni ad Hongkong, 12,5 anni negli
afro-americani statunitensi e in Giappone, 12,6-13,4 anni nei paesi europei,
in alcuni paesi latinoamericani, nelle statunitensi di razza bianca, mentre è
posticipato in Nigeria (13,5 anni) e nelle popolazioni della Melanesia
(15,5-18,0 anni).

Maturazione scheletrica
Come gli altri parametri è influenzata da fattori genetici e ambientali; i
bambini che vivono in condizioni disagiate o in altitudine hanno un ritardo
della maturazione scheletrica e dello sviluppo puberale, ma non della
maturazione dei denti, che per questo sembra essere maggiormente
influenzata da fattori genetici. I giapponesi e i cinesi hanno una rapida
maturazione scheletrica durante l’adolescenza, quando in 3 anni di età
cronologica acquisiscono 4 anni di età ossea; le popolazioni africane, anche
di classi agiate, e gli afro-americani di classi sociali povere hanno un'età
ossea più avanzata rispetto alle popolazioni europee.

Proporzioni corporee
La proporzione tra lunghezza del tronco (segmento superiore) e lunghezza
degli arti inferiori (segmento inferiore) è un'altra variabile che presenta
notevoli differenze tra popolazioni. Gli aborigeni australiani e gli africani
hanno un rapporto segmento superiore/segmento inferiore nettamente minore
degli europei e degli asiatici; questa differenza è già ben evidente a 4 anni
di età. Le popolazioni giapponesi e cinesi cominciano a presentare un
rapporto segmento superiore/segmento inferiore > 1 solo dopo la metà della
fanciullezza. Infine, esistono una variabilità della lunghezza degli arti
superiori, che sono più lunghi negli africani e nei cinesi rispetto agli
europei e agli altri asiatici, e una variabilità del rapporto larghezza delle
spalle/larghezza delle anche: tale rapporto è < 1 nei cinesi, è nettamente >1
nelle popolazioni africane, è lievemente > 1 nelle popolazioni europee e
nelle restanti popolazioni asiatiche.
Luca Tafi