mercoledì, marzo 15, 2006

Growth Hormone

L’importanza dell’ormone della crescita (brevemente, GH da Growth Hormone) nello sviluppo del bambino è nota a tutti, ma le modalità con cui viene secreto, il suo ruolo, le sue relazioni con altri ormoni e fattori di crescita, le sue possibilità di intervenire favorevolmente nei soggetti normali di bassa statura sono tutt’altro che stabiliti in maniera certa e non rispondono affatto al modello secondo il quale una qualsiasi sostanza o attività capace di stimolare la secrezione di GH è potenzialmente atta a far aumentare la statura. Anche i test di stimolo (dosaggio del GH dopo assunzione di sostanze quali l’arginina, l’insulina, ecc.), finora comunemente usati nelle cliniche per stabilire se la bassa statura di un bambino sia dovuta a un deficit di secrezione di GH, vengono sottoposti a critiche severe, tali da renderli molto meno probanti di quanto si ritenesse prima.
Il GH viene secreto dall’ipofisi in maniera pulsatile, e i due terzi della produzione giornaliera avviene durante la notte. La quantità immessa in circolo dopo stimolo è soprattutto correlata con la riserva di GH della ipofisi, e non con la naturale capacità produttiva della ghiandola. I test usati, quindi, risultano fornire risposte con elevato tasso di falsa negatività e falsa positività. Questo rende poco rilevante la definizione del limite fisiologico normale di quantità di GH provocata dallo stimolo, che dalla maggior parte degli autori è stata indicata in 10 ng /ml.

GH prodotto spontaneamente
Più affidabile secondo alcuni è la determinazione della quantità media di GH prodotta spontaneamente nell’arco di 24 ore. Ciò perché è stato dimostrato che più alto è un bambino e più veloce è la sua crescita, più elevata è la quantità di GH che il suo organismo produce, attraverso una maggiore ampiezza dei pulse (impulsi o singole onde della secrezione pulsatile) e una loro maggiore frequenza. Questo però non significa – lo ripetiamo per chiarezza – che se somministriamo GH a un soggetto normale egli diventi più alto; vuol dire però che se un soggetto basso e con scarsa velocità di crescita ha una scarsa produzione media giornaliera di GH, ha una probabilità maggiore di avere un deficit di GH che non un soggetto con produzione normale.
Ma come stabilire qual è la produzione normale? La massima secrezione di GH si verifica circa 120 minuti dopo l’inizio del sonno; è maggiore nelle femmine che nei maschi (di questa differenza è responsabile l’estrogeno). La secrezione di GH varia anche con l’età, essendo alta alla nascita, declinando successivamente per innalzarsi di nuovo alla pubertà, per ridursi di nuovo a partire dalla terza o quarta decade della vita. La quantità di GH è legata anche all’azione di molte altre sostanze e ormoni, fra cui il GHRH (fattore che favorisce la produzione di GH), la somatostatina (che ne inibisce la produzione), il ghrelin (ormone prodotto nello stomaco) e la leptina (prodotta dalle cellule adipose). Il calcolo della produzione media giornaliera può essere eseguito con prelievi effettuati nell’arco di 12 ore o nell’arco di 24; quest’ultima modalità è più attendibile; il limite considerato normale varia a seconda degli autori e dei metodi impiegati per il dosaggio: alcuni indicano un arco fra 5,8 e 4,4 ng/ml, a seconda se il soggetto è in fase puberale o no; altri indicano un limite inferiore (si può vedere a questo proposito la rassegna di Wajnrajch, nel Journal of Pediatric Endocrinology and Metabolism, vol. 18, n. 4 del 2005, pp. 325-338).

Diagnosi di deficit di GH
La diagnosi di deficit di GH, quindi, non può che essere posta sulla base di una numerosa serie di sintomi e di indizi, che elenchiamo nel riquadro a fianco, riprendendola da Hagenäs.
Fra tutti i sintomi e rilievi utili a porre una diagnosi di deficit di GH che abbia una sufficiente probabilità di essere quella giusta segnaliamo i sintomi auxologici. La progressiva diminuzione di velocità della crescita staturale, che spesso si manifesta già nel primo anno di vita è un segno di grande importanza. Non sono da trascurare i segni clinici relativi all’aspetto fisico del bambino, il fenotipo: il bambino ha una faccia “immatura” con diminuita altezza e gote tonde (paffute), e tendenza alla obesità (accumulo di adipe sopratutto all’addome). Naturalmente, quanto più sono presenti altri segni e sintomi fra quelli riportati nel riquadro, tanto più aumenta la probabilità di essere nella giusta diagnosi; una prova importante è poi costituita dal risultato della terapia: l’aumento della velocità di crescita e un recupero progressivo di statura.
Il deficit di GH – va ricordato – è il più delle volte idiopatico (non se ne conosce la causa), ma può essere provocato da cause specifiche e note, fra le quali una malformazione congenita della ipofisi (displasia setto-ottica), idrocefalo, tumore intracranico (più frequentemente craniofaringioma), trauma cranico, irradiazione cranica, infezioni intracraniche. Ovviamente nella terapia si deve anche tenere conto di eventuali cause particolari. Fra gli esami da eseguire va segnalata la risonanza magnetica encefalica.
Ivan Nicoletti (articolo pubblicato su Il Nuovo anno 9 n° 3)